Il teatro nuovo in quello vecchio? Agostinelli frena: "Verifichiamo le condizioni"

TERAMO – "A due giorni dall’annuncio dello stop al project financing del Nuovo Taeatro emergono tante contraddizioni. Credo sia invece opportuna una riflessione pacata sulla strade che ci si prospettano per arrivare al teatro". Così Giacomo Agostinelli, assessore comunale ai Progetti Strategici, interviene dopo le polemiche e le prese di posizione registrate dopo l’annuncio del sindaco Brucchi e invita a considerare il progetto di riqualificazione del vecchio teatro comunale con maggiore ponderazione. "Il progetto dell’assessore di Dalmazio presenta comunque delle criticità che vanno superate e un piano economico che si aggira sui 10 milioni di euro. Noi – spiega Agostinelli – abbiamo a disposizione una cifra, quella della Fondazione Tercas, che ammonta a 3milioni e 300mila euro. Bisogna capire dunque, se è possibile rimodulare un progetto su quella cifra, o se invece bisogna coinvolgere un privato che possa intervenire con la cifra che manca, visto che il Comune non ha la disponibilità economica che serve per completare quel progetto". Insomma per Agostinelli ogni decisione è prematura, anche se bisogna arrivare presto a una soluzione, ma la riflessione passa anche per la gestione della struttura. Nel projecti financing era previsto infatti l’affidamento ai privati della gestione del Teatro per consentire un ritorno economico che ammortizzasse la spesa. Una soluzione che con ogni probabilità, per Agostinelli, andrebbe riproposta anche nel caso si stabilisse di riqualificare il vecchio Comunale. "Sulla strada da percorrere per arrivare a un nuovo teatro – prosegue l’assessore – pendono anche le esigenze di gestione della struttura. Gestione che dovrebbe essere più proficua e dinamica e affidata a esperti del settore che potrebbero ad esempio ritenere che quel progetto non è funzionale anche in virtù dei problemi di parcheggio in quell’area". Agostinelli, che preferisce aprire una riflessione per evitare premature e affrettate conclusioni, interviene anche per replicare alle critiche dell’opposizione. "Viene sempre contestato che a Teramo manca l’occupazione, come si piò contestare l’avvento di forze economiche che avrebbero portato sul territorio 12 milioni di euro di opere pubbliche e un indotto complessivo di 42 milioni di euro?". Ma l’opera era economicamente sostenibile? "Certamente – spiega Agostinelli – anche perchè il Comune beneficiava di una fidejussione che in caso di mancato completamento dei lavori,consentiva di incassare 10 milioni di euro capaci di coprire interamente l’opera di costruzione del Nuovo Teatro".